Monday, December 27, 2010

Gay Bathhouse Belfast

The Tourist

The Tourist is yet another demonstration of how a director who has managed to create a work of rare strength and beauty as The Lives of Others to stumble into the trap of Hollywood vacuity of ideas.
The film tries to wink to the audience and maybe too much, so much so that one of the few virtues of the film is its short duration compared to a context in which the alluring Jolie, clad in costumes that means bringing out the exquisite beauty, a figure itself becomes expressionless, too flashy, which lingers too easily the eye of the camera and also wrote the screenplay does not hesitate to point out, just to make his character believable, just as it might seem that Frank, a imbolsito Johnny Depp makes you smile, but to a certain point.
Florian Henckel von Donnersmarck pare immemore del suo precedente lavoro e si sforza di realizzare un'opera che sappia pescare a piene mani dai generi del cinema americano che a suo tempo aveva saputo mischiare la commedia con lo spionaggio (si pensi a Sciarada di Stanley Donen), ma chissà perché l'operazione perde di fascino e rimane solo il desiderio e l'anelare a luoghi magnifici come Parigi e Venezia, cartoline di paesaggi in cui le figurine di Donnersmarck si aggirano contorniate da figuranti italiani passati da una produzione televisiva ad una cinematografica senza nemmeno dover cambiare costume (si veda il Frassica - Carabiniere di Don Matteo catapultato in The Tourist , senza il fido Terence Hill intento ad investigare e risolvere il caso ben prima dei poliziotti fighetti di Scotland Yard). 
Altrettanto non si dirà di altri attori nostrani che vi compaiono, riuscendo ad essere figuranti credibili e passabili rispetto al solito stereotipo che ci riguarda, ma lascio allo spettatore il compito di decidere se e quali salvare da questa produzione fiaccamente inutile.

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